venerdì 14 maggio 2010

Recensione di "Intelligente come un asino, ..." su Piemonte Parchi

Nel numero di maggio 2010 di Piemonte Parchi, trovate (QUI) la recensione di "Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora", a firma di Matteo Marasco.
Vi riporto di seguito la recensione, ricordandovi ancora una volta che, per avere il libro, o lo cercate in uno dei punti vendita segnalati qui di fianco, o scrivendo a me (mail@marziamontagna.it), seguendo le istruzioni in alto a destra su questo sito)

"Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora - Storie di animali, allevatori e montagna, di Marzia Verona, ed. L’Artistica, € 16.

Ancor prima d’essere un luogo di villeggiatura la montagna è il teatro di una lotta che l’uomo conduce da secoli allo scopo d’adattarsi, senza poter prescindere dall’aiuto degli animali. I veri protagonisti sono proprio loro, gli animali, non quelli “da compagnia”, eppure compagni veri. Mucche, asini e pecore che popolano i pascoli dell’arco alpino piemontese e non solo; con i loro bisogni, le loro peculiarità, i loro comportamenti, fin troppo vari per restar bloccati in un proverbio. Il titolo anticipa la volontà dell’autrice di rovesciare i luoghi comuni più diffusi e radicati, sebbene siano la sola testimonianza di un contatto d’altri tempi con il mondo rurale, quando “rurale” non era sinonimo di periferia. Il libro è una raccolta di 30 racconti - da leggere in qualsiasi ordine - ricco di aneddoti ma anche di nozioni di zootecnia o storia del territorio, d’agronomia o etologia. Ci parla di un mondo che non deve essere guardato come da dietro il recinto di uno zoo o sempre associato a idee romantiche, un mondo a cui si deve riconoscere la centralità nella storia dei nostri luoghi. Dagli episodi di vita quotidiana a quelli meno usuali, senza poter capire con certezza con quali dosi l’ingrediente fantasia sia stato usato. A proposito di ciò che si racconta «nessuno potrebbe giurare che le cose non siano andate proprio in quel modo, da qualche parte, in qualche anno», commenterebbero i pastori stessi. La loro è «una vita di sacrifici, giornate in cui non devi contare le ore di lavoro, perché altrimenti non sarai mai ripagato monetariamente» ed è difficile parlare d’armonia o pacifica convivenza con la natura, le emergenze sono all’ordine del giorno in questo mestiere e sebbene tra di loro ci siano figure molto diverse ciò che li accomuna ai giorni nostri sono la tenacia e la passione per continuare. C’è chi ha nostalgia per i tempi passati, diffidenza verso il progresso; chi si aggira in pick-up o chi continua ad affidarsi al prezioso aiuto dei muli. Poi ci sono le nuove generazioni di bambini e adolescenti: si cresce in fretta custodendo e aggiungendo nuovi significati a questo mestiere. Non mancano gli spunti per dibattiti di carattere più generale, ad esempio su come il progresso investa la pratica dei mestieri antichi. Messaggi importanti ai tanti che oggi rischiano di non ricordarsi se il latte sia un prodotto dell’allevamento o del supermercato. Impreziosiscono il volume le foto dei luoghi e degli animali e le note a piè di pagina, che aiutano il lettore a scoprire il vocabolario del pastore, i termini dialettali o quelli scientifici. Per approfondire o ricercare i temi della transumanza e dell’allevamento, della stessa autrice sono già stati pubblicati: Dove sei pastore? (Priuli&Verlucca, 2006) e Vita d’Alpeggio (Blu Edizioni, 2006), ma va ricordato che Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora rappresenta al momento l’unica sua esperienza narrativa. “Storie di pascolo vagante” (http://pascolovagante.splinder.com ) è invece il blog che raccoglie quotidianamente notizie, curiosità, foto per documentare ciò che accade nella nostra regione.
Matteo Marasco"

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