"Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora" sarà presentato lunedì 31 maggio 2010 presso la Facoltà di Agraria di Torino, a Grugliasco, in Via Leonardo da Vinci, ore 14:30, Aula B.
Qui la locandina dell'evento, per il corso di Laurea in Scienze e Cultura delle Alpi.
sabato 22 maggio 2010
giovedì 20 maggio 2010
Recensione su "L'allevatore magazine"
"Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora" è stato recensito su "L'allevatore magazine" di aprile 2010. Luca Baldazzi ha curato la recensione.
"Vacche, pecore, capre, asini. Per non parlare dei cani da pastore. Sono loro, gli animali allevati in alpeggio, i protagonisti di un appassionante libro di Marzia Verona. In trenta capitoli, con parole poetiche e tante foto, la giovane studiosa e scrittrice ci racconta la vita quotidiana di pastori e allevatori, margari e casari nelle valli e sulle alpi piemontesi e non solo: una vita dura, che a uno sguardo superficiale potrebbe sembrare romantica ma è fatta anche di tanti sacrifici. Ripagati però dalla libertà, dal contatto con una natura ancora intatta e dal rapporto "speciale" che si instaura con gli animali. "Questo non è solo un lavoro, ma una pas-sione - scrive l'autrice, laureata in Scienze forestali e appassionata di montagna, storia e fotografia. Quante volte ho visto un allevatore baciare il muso di un agnello, di un capretto, di un vitellino!". Tra mandrie e greggi al pascolo in quota si riscopre una vita semplice e piena di valori, ricca di momenti emozionanti e festosi come la transumanza, quando si parte dalle stalle di fondovalle per salire in altura. "Sai che le tue bovine lassù daranno un latte migliore - è la testimonianza di un allevatore - e che le tome che farai avranno un gusto unico...". In alpeggio, è vero, l'animale perde un po' di peso, ma trova salute ed erbe buone che si tradurranno in buon latte e ottima carne. "Qui in alto le bestie stanno bene - sintetizza un altro pastore intervistato dalla scrittrice - e se perdono qualcosa in peso, lo recupereranno molto in fretta una volta tornate in cascina”.
Accanto a considerazioni produttive, però, il volume ci regala soprattutto intensi ritratti e frammenti di vita vissuta. Sono "storie di animali, allevatori e montagna", come recita il sottotitolo. E i veri protagonisti dei trenta racconti-saggi sono quelli a quattro zampe. C’è l'asino che trasporta gli agnelli neonati nelle tasche del basto, oppure l'altro che riporta a casa il padrone ubriaco. E la commovente storia di Culumba, vacca ribelle e recalcitrante, che vede morire di polmonite la sua vitellina. Sono i racconti che Marzia Verona ha raccolto girando per le montagne piemontesi, e ognuno insegna qualcosa: etologia, zootecnia, un po' di storia e tradizioni locali, un po' di agronomia. Ma soprattutto queste storie insegnano l'amore per gli animali: a volte docili, a volte un po' lunatici, sempre intelligenti e da trattare con rispetto. Il libro è in vendita solo on-line: chi vuole ordinarlo può visitare il blog dell'autrice, all'indirizzo http://asinipecore.blogspot.com/ "
"Vacche, pecore, capre, asini. Per non parlare dei cani da pastore. Sono loro, gli animali allevati in alpeggio, i protagonisti di un appassionante libro di Marzia Verona. In trenta capitoli, con parole poetiche e tante foto, la giovane studiosa e scrittrice ci racconta la vita quotidiana di pastori e allevatori, margari e casari nelle valli e sulle alpi piemontesi e non solo: una vita dura, che a uno sguardo superficiale potrebbe sembrare romantica ma è fatta anche di tanti sacrifici. Ripagati però dalla libertà, dal contatto con una natura ancora intatta e dal rapporto "speciale" che si instaura con gli animali. "Questo non è solo un lavoro, ma una pas-sione - scrive l'autrice, laureata in Scienze forestali e appassionata di montagna, storia e fotografia. Quante volte ho visto un allevatore baciare il muso di un agnello, di un capretto, di un vitellino!". Tra mandrie e greggi al pascolo in quota si riscopre una vita semplice e piena di valori, ricca di momenti emozionanti e festosi come la transumanza, quando si parte dalle stalle di fondovalle per salire in altura. "Sai che le tue bovine lassù daranno un latte migliore - è la testimonianza di un allevatore - e che le tome che farai avranno un gusto unico...". In alpeggio, è vero, l'animale perde un po' di peso, ma trova salute ed erbe buone che si tradurranno in buon latte e ottima carne. "Qui in alto le bestie stanno bene - sintetizza un altro pastore intervistato dalla scrittrice - e se perdono qualcosa in peso, lo recupereranno molto in fretta una volta tornate in cascina”.
Accanto a considerazioni produttive, però, il volume ci regala soprattutto intensi ritratti e frammenti di vita vissuta. Sono "storie di animali, allevatori e montagna", come recita il sottotitolo. E i veri protagonisti dei trenta racconti-saggi sono quelli a quattro zampe. C’è l'asino che trasporta gli agnelli neonati nelle tasche del basto, oppure l'altro che riporta a casa il padrone ubriaco. E la commovente storia di Culumba, vacca ribelle e recalcitrante, che vede morire di polmonite la sua vitellina. Sono i racconti che Marzia Verona ha raccolto girando per le montagne piemontesi, e ognuno insegna qualcosa: etologia, zootecnia, un po' di storia e tradizioni locali, un po' di agronomia. Ma soprattutto queste storie insegnano l'amore per gli animali: a volte docili, a volte un po' lunatici, sempre intelligenti e da trattare con rispetto. Il libro è in vendita solo on-line: chi vuole ordinarlo può visitare il blog dell'autrice, all'indirizzo http://asinipecore.blogspot.com/ "
venerdì 14 maggio 2010
Recensione di "Intelligente come un asino, ..." su Piemonte Parchi
Nel numero di maggio 2010 di Piemonte Parchi, trovate (QUI) la recensione di "Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora", a firma di Matteo Marasco.
Vi riporto di seguito la recensione, ricordandovi ancora una volta che, per avere il libro, o lo cercate in uno dei punti vendita segnalati qui di fianco, o scrivendo a me (mail@marziamontagna.it), seguendo le istruzioni in alto a destra su questo sito)
"Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora - Storie di animali, allevatori e montagna, di Marzia Verona, ed. L’Artistica, € 16.
Ancor prima d’essere un luogo di villeggiatura la montagna è il teatro di una lotta che l’uomo conduce da secoli allo scopo d’adattarsi, senza poter prescindere dall’aiuto degli animali. I veri protagonisti sono proprio loro, gli animali, non quelli “da compagnia”, eppure compagni veri. Mucche, asini e pecore che popolano i pascoli dell’arco alpino piemontese e non solo; con i loro bisogni, le loro peculiarità, i loro comportamenti, fin troppo vari per restar bloccati in un proverbio. Il titolo anticipa la volontà dell’autrice di rovesciare i luoghi comuni più diffusi e radicati, sebbene siano la sola testimonianza di un contatto d’altri tempi con il mondo rurale, quando “rurale” non era sinonimo di periferia. Il libro è una raccolta di 30 racconti - da leggere in qualsiasi ordine - ricco di aneddoti ma anche di nozioni di zootecnia o storia del territorio, d’agronomia o etologia. Ci parla di un mondo che non deve essere guardato come da dietro il recinto di uno zoo o sempre associato a idee romantiche, un mondo a cui si deve riconoscere la centralità nella storia dei nostri luoghi. Dagli episodi di vita quotidiana a quelli meno usuali, senza poter capire con certezza con quali dosi l’ingrediente fantasia sia stato usato. A proposito di ciò che si racconta «nessuno potrebbe giurare che le cose non siano andate proprio in quel modo, da qualche parte, in qualche anno», commenterebbero i pastori stessi. La loro è «una vita di sacrifici, giornate in cui non devi contare le ore di lavoro, perché altrimenti non sarai mai ripagato monetariamente» ed è difficile parlare d’armonia o pacifica convivenza con la natura, le emergenze sono all’ordine del giorno in questo mestiere e sebbene tra di loro ci siano figure molto diverse ciò che li accomuna ai giorni nostri sono la tenacia e la passione per continuare. C’è chi ha nostalgia per i tempi passati, diffidenza verso il progresso; chi si aggira in pick-up o chi continua ad affidarsi al prezioso aiuto dei muli. Poi ci sono le nuove generazioni di bambini e adolescenti: si cresce in fretta custodendo e aggiungendo nuovi significati a questo mestiere. Non mancano gli spunti per dibattiti di carattere più generale, ad esempio su come il progresso investa la pratica dei mestieri antichi. Messaggi importanti ai tanti che oggi rischiano di non ricordarsi se il latte sia un prodotto dell’allevamento o del supermercato. Impreziosiscono il volume le foto dei luoghi e degli animali e le note a piè di pagina, che aiutano il lettore a scoprire il vocabolario del pastore, i termini dialettali o quelli scientifici. Per approfondire o ricercare i temi della transumanza e dell’allevamento, della stessa autrice sono già stati pubblicati: Dove sei pastore? (Priuli&Verlucca, 2006) e Vita d’Alpeggio (Blu Edizioni, 2006), ma va ricordato che Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora rappresenta al momento l’unica sua esperienza narrativa. “Storie di pascolo vagante” (http://pascolovagante.splinder.com ) è invece il blog che raccoglie quotidianamente notizie, curiosità, foto per documentare ciò che accade nella nostra regione.
Matteo Marasco"
Vi riporto di seguito la recensione, ricordandovi ancora una volta che, per avere il libro, o lo cercate in uno dei punti vendita segnalati qui di fianco, o scrivendo a me (mail@marziamontagna.it), seguendo le istruzioni in alto a destra su questo sito)
"Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora - Storie di animali, allevatori e montagna, di Marzia Verona, ed. L’Artistica, € 16.
Ancor prima d’essere un luogo di villeggiatura la montagna è il teatro di una lotta che l’uomo conduce da secoli allo scopo d’adattarsi, senza poter prescindere dall’aiuto degli animali. I veri protagonisti sono proprio loro, gli animali, non quelli “da compagnia”, eppure compagni veri. Mucche, asini e pecore che popolano i pascoli dell’arco alpino piemontese e non solo; con i loro bisogni, le loro peculiarità, i loro comportamenti, fin troppo vari per restar bloccati in un proverbio. Il titolo anticipa la volontà dell’autrice di rovesciare i luoghi comuni più diffusi e radicati, sebbene siano la sola testimonianza di un contatto d’altri tempi con il mondo rurale, quando “rurale” non era sinonimo di periferia. Il libro è una raccolta di 30 racconti - da leggere in qualsiasi ordine - ricco di aneddoti ma anche di nozioni di zootecnia o storia del territorio, d’agronomia o etologia. Ci parla di un mondo che non deve essere guardato come da dietro il recinto di uno zoo o sempre associato a idee romantiche, un mondo a cui si deve riconoscere la centralità nella storia dei nostri luoghi. Dagli episodi di vita quotidiana a quelli meno usuali, senza poter capire con certezza con quali dosi l’ingrediente fantasia sia stato usato. A proposito di ciò che si racconta «nessuno potrebbe giurare che le cose non siano andate proprio in quel modo, da qualche parte, in qualche anno», commenterebbero i pastori stessi. La loro è «una vita di sacrifici, giornate in cui non devi contare le ore di lavoro, perché altrimenti non sarai mai ripagato monetariamente» ed è difficile parlare d’armonia o pacifica convivenza con la natura, le emergenze sono all’ordine del giorno in questo mestiere e sebbene tra di loro ci siano figure molto diverse ciò che li accomuna ai giorni nostri sono la tenacia e la passione per continuare. C’è chi ha nostalgia per i tempi passati, diffidenza verso il progresso; chi si aggira in pick-up o chi continua ad affidarsi al prezioso aiuto dei muli. Poi ci sono le nuove generazioni di bambini e adolescenti: si cresce in fretta custodendo e aggiungendo nuovi significati a questo mestiere. Non mancano gli spunti per dibattiti di carattere più generale, ad esempio su come il progresso investa la pratica dei mestieri antichi. Messaggi importanti ai tanti che oggi rischiano di non ricordarsi se il latte sia un prodotto dell’allevamento o del supermercato. Impreziosiscono il volume le foto dei luoghi e degli animali e le note a piè di pagina, che aiutano il lettore a scoprire il vocabolario del pastore, i termini dialettali o quelli scientifici. Per approfondire o ricercare i temi della transumanza e dell’allevamento, della stessa autrice sono già stati pubblicati: Dove sei pastore? (Priuli&Verlucca, 2006) e Vita d’Alpeggio (Blu Edizioni, 2006), ma va ricordato che Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora rappresenta al momento l’unica sua esperienza narrativa. “Storie di pascolo vagante” (http://pascolovagante.splinder.com ) è invece il blog che raccoglie quotidianamente notizie, curiosità, foto per documentare ciò che accade nella nostra regione.
Matteo Marasco"
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sabato 8 maggio 2010
Presentazione a Piossasco
Al momento questa è l'ultima presentazione "di pianura" per "Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora", prima dell'inizio della stagione di alpeggio e le serate nelle valli (che spero possano essere numerose!).
Vi aspetto venerdì 14 maggio, ore 21:00, presso la Biblioteca Civica Nuto Revelli di Piossasco (TO), in Via Alfieri 4.
"Un racconto avvincente e intenso, dalla parte di chi, per scelta o tradizione, si trova a fare uno dei mestieri più liberi ed autentici del mondo".
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