mercoledì 24 febbraio 2010

Presentazione a Pomaretto

Vi ricordo l'appuntamento di questo venerdì 26 febbraio 2010, ore 21:00, presso la Scuola Latina di Pomaretto.
Un grazie a tutti quelli che partecipano alle presentazioni ed un grazie particolare a quelli che... dopo averne già vista una, tornano anche ad un appuntamento successivo!!

sabato 20 febbraio 2010

Recensione

L'amico gpcastellano sul suo blog "Ventefioca" recensisce questo libro.

"Due sole parole sono riduttive, per un libro dedicato all’allevamento in montagna di mucche, capre e pecore (per non tacere di asini, cani, lupi, uomini e donne).
Se da un po’ di tempo navigate su questo blog già conoscete Marzia, in caso contrario vi rimando alle sue
pagine virtuali per concentrarmi invece sul libro.
Non ho ancora deciso come catalogarlo…
Narrativa? certo, ci sono le vicende degli allevatori, i loro problemi, le soddisfazioni e le ansie di una attività particolare percepita come marginale e quasi al limite della “vita civile”. I drammi di animali che nascono, vivono e muoiono.
Saggistica? magari sì, ogni racconto è l’occasione per insegnare tecniche antiche e concezioni moderne dell’alpeggio. Come aiutare una pecora a partorire, come seguire i primi passi dei “neonati”. Quali problemi ci possono essere a trasferire un gregge o una mandria dalla pianura alle montagne, e viceversa.
E’ un libro ecologista, nel senso che ci svela i collegamenti tra un prato alpino, la mucca che pascola e l’uomo che sorveglia la mandria e tiene lontana la selva.
E’ un libro epico. Sì, proprio così, epico. Perché si raccontano vicende e traversie di un vivere vagante, ancorato agli umori ed ai doni della terra, del tempo, del flusso di giorni, mesi ed anni. E se Alessandro Baricco, in una sua geniale interpretazione, ha definito l’Odissea come un manuale ed un galateo per viaggiatori, non vedo perché dovremmo negare a questi racconti sulle transumanze la stessa aura di epicità (Ulisse infine non era anche lui un contadino ed un pastore?).
Certamente è un libro sull’amore, perché non c’è amore senza conoscenza e qui Marzia dimostra di conoscere – amare molto bene questo mondo particolare.
Ho finito: se queste mie parole non vi hanno ancora convinti, fate un giro su questo
blog, dove troverete altre recensioni e potrete incontrare direttamente l’autrice."

venerdì 19 febbraio 2010

Articolo su "TorinoSette"


Ecco l'articolo uscito su TO7 del 19 febbraio 2010. Segnalo subito che il blog dove pubblico le mie foto e racconti vari sul mondo della pastorizia non è questo, ma http://pascolovagante.splinder.com
Altra inesattezza, le circa 100 foto sono quelle del libro, durante le presentazioni ne vengono mostrate ben di più.

Chissà perchè, quando ti fanno un'intervista, non viene mai esattamente fuori quello che hai detto... Sicuramente non ho la pretesa di "andare a smontare tutte quelle banali teorie e credenze" sugli animali d'alpeggio. Diciamo che, nel titolo, punto l'attenzione proprio sul fatto che abbiamo molti preconcetti, ma soprattutto ci manca una conoscenza approfondita di questi animali, che solitamente consideriamo soprattutto "da allevamento", senza indagare oltre.

Ci vediamo questa sera a Cumiana! Ore 21:00, in Municipio.

mercoledì 17 febbraio 2010

Il video del convegno di Ardesio

Ecco il servizio andato in onda dopo il Convegno tenutosi ad Ardesio (BG), dove si vede anche la sottoscritta intenta a presentare questo libro.

martedì 16 febbraio 2010

Recensioni e serate

Nel ricordarvi la serata di Cumiana (venerdì 19 febbraio, ore 21:00, sala del Consiglio Comunale in Municipio), che verrà aperta dal professor Luca Battaglini, colui che per primo mi suggerì di scrivere questo libro, vi segnalo anche che la sua recensione è uscita qui su Dislivelli.

sabato 13 febbraio 2010

Serata a Rivarolo Canavese

Ci sono ancora altri due appuntamenti prima della serata del 5 marzo a Rivarolo Canavese, ma pubblico qui la locandina che mi hanno mandato gli amici del CAI.

Venerdì 5 marzo 2010, ore 21:00, presentazione di "Intelligente come un asino, ..." a Rivarolo Canavese (TO), presso la sede CAI di Via Peila 1/10



martedì 9 febbraio 2010

Parlano di noi

Qui sul sito di Ormelievi.

Serata a Bobbio Pellice

A grande richiesta, dopo la serata inaugurale del 18 dicembre 2009, "Intelligente come un asino..." torna in Val Pellice, più precisamente a Bobbio Pellice.

Venerdì 12 febbraio 2010, ore 21:00, presso il Centro di Cultura Alpina "La Dogana" di via Sibaud.
Vi aspetto numerosi, come sempre. E se avete già letto il libro, i commenti/critiche sono graditi.

giovedì 4 febbraio 2010

Solo due righe...

"Solo due righe...", intitola il suo post Barbara di OssoinBocca. Sapendo che, per motivi organizzativi e tecnici, ha la necessità di lasciare per poco tempo i suoi post on-line, mi sono permessa di copiare e riportare qui quello scritto in data odierna.

"Ecco: chiudendo l'ultima pagina del libro, mi viene spontanea una riflessione. E' meraviglioso che ci siano ancora persone che abbiano nel cuore questi valori. Sì quei valori semplici che caratterizzano le "persone di bestie", come li chiamo io. Quando l'animale fa parte di un quadro economico che chiude il suo perimetro in una parola come "allevamento", il rapporto uomo-animale si fa vero. Secoli fa questo aspetto era la normalità: la vacca da il latte, la pecora la lana, la capra il formaggio, la gallina l'uovo, il cane governa i "colleghi" di cascina, piuttosto che di alpeggio in quei ruoli in cui l'uomo, il pastore il margaro, ha limiti e quindi deve delegare.Se tutto ha un inizio ha pure una fine. Per questo il rapporto, inevitabilemente, va concludendosi non come in un romanzo rosa. Ma è la dura legge della vita... E' forse più normale richiamare il cane per recarsi entrambi al lavoro, piuttosto che per riempirlo di "nastrini"; e ciò poi non è sinonimo di sfruttamento, anzi... Riguardo la copertina: una bellissima fotografia centra in pieno il significato di questo volume. L'allevamento è come una perfetta simbiosi di più specie; l'animale ne è il protagonista e forse l'uomo più una comparsa, ma una comparsa che non proprio dalla profondità del palcoscenico, sa far sentire la sua voce, la sua forte volontà che lo conduce oltre, attraverso un cammino estremamente complicato e contorto attraverso a quello che oggi è il nostro quotidiano. Percorrendo le desolate tracce sul crinale tosco-emiliano, rimpiango la mancanza di questa manifestazione di vita. Una scelta grama che vorrebbe premiata, pittosto che ostacolata....come invece accade, sovente.
Grazie Marzia di averci offerto questi aspetti di vita pastorale.
"
Grazie a te!